I circoli ricreativi possono riaprire in Sardegna? "Serve una nota esplicativa"
I dubbi sollevati dal consigliere regionale Alessandro SolinasI circoli ricreativi in Sardegna possono riaprire oppure no? Se lo chiede, tra gli altri Alessandro Solinas, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, secondo il quale l'ordinanza del governatore è "difficile da interpretare".
Il documento del 28 febbraio scorso, spiega Solinas, "che disciplina la riapertura di bar e ristoranti risulta di difficile interpretazione per i tanti titolari di circoli ricreativi della Sardegna. Nel testo dell'ordinanza, infatti, i circoli ricreativi non vengono menzionati, pertanto, ancora oggi, nonostante la nostra Isola sia zona bianca, questi lavoratori non sanno come devono comportarsi e se rischiano sanzioni qualora intendano riaprire le attività. L'ordinanza in questione, infatti - aggiunge -, all'articolo 1, dice che a decorrere dal primo marzo 2021 è consentita la riapertura delle seguenti attività: al punto A (dell'articolo 1) viene citata la ristorazione con apertura degli esercizi sino alle 23, mentre la lettera B, si riferisce a bar, pub, caffetterie ed assimilabili, con apertura degli esercizi consentita fino alle ore 21".
"Il nodo della questione ruota attorno al termine 'assimilabili', in quanto non è chiaro come debba essere interpretata questa dicitura", sostiene il consigliere, che sottolinea infine: "In Sardegna sono numerosi i circoli ricreativi che, in via accessoria, svolgono anche attività di somministrazione di bevande e alimenti. Gli stessi che oggi non sanno se possono riaprire o no. È quindi necessario che la Regione emani con urgenza una nota esplicativa che chiarisca una volta per tutte cosa si intende per assimilabili e che autorizzi i circoli a riaprire con norme definite e che non lascino spazio a dubbi interpretativi".
(Unioneonline/s.s.)