Voleva entrare in ospedale senza mascherina, per sottoporsi a una visita. Quando alla guardiola all'ingresso gli è stato spiegato che era necessario, e obbligatorio, indossare il dispositivo di protezione, ha dato in escandescenze e ha minacciato i presenti: «Ho una pistola»
Sono dovuti intervenire i carabinieri questa mattina al Brotzu per riportare la calma, dopo che un uomo di mezza età ha dimostrato di non voler sentire ragioni di fronte alle richieste del personale sanitario. 

In ospedale sono ancora vigenti le regole sulla gestione della circolazione del virus, vista la popolazione fragile che lo frequenta. Lui si è rifiutato di rispettarle, anche dopo l'invito della guardia giurata, intervenuta per fermarlo. La possibilità che davvero avesse con sé l'arma ha fatto partire la chiamata al 112. E in piazzale Ricchi sono arrivate due auto dei carabinieri. Il ribelle della mascherina è poi stato riportato a più miti consigli. 
«Ricordiamo che negli ospedali sono in vigore le circolari che impongono di indossare i dispositivi di protezione individuale», sottolinea la direttrice generale Agnese Foddis, «necessari per tutelare i pazienti più fragili».

A seguito della divulgazione della notizia, il diretto interessato fa sapere di non aver mai avuto con sé un’arma e di aver chiesto solo di poter visionare la circolare con la quale si impone l’utilizzo della mascherina: quando, a suo dire, si trovata con un addetta, in un clima sereno, sono arrivati i carabinieri. Lui respinge ogni accusa di presunta violenza. 

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