Operazione all'alba della polizia di Stato della quarta sezione della Squadra mobile della questura di Cagliari che ha arrestato nove persone tra il capoluogo sardo e Quartu, sgominando così una banda "a forte matrice familiare" specializzata in furti e rapine in casa. Fermi emessi dal sostituto procuratore Danilo Tronci. Un'altra persona, già in carcere per un altro reato, è stata invece denunciata.

Queste le accuse nei loro confronti, a cui si aggiungono quelle di danneggiamento di un appartamento contro le cui finestre sono stati esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco e incendio di un furgone di proprietà di un pregiudicato (eventi avvenuti a metà marzo a Cagliari e che secondo le autorità sarebbero collegati), oltre al porto illegale d'arma da fuoco, prelevate durante un furto in appartamento.

LE INTERCETTAZIONI:

L'operazione, cominciata a gennaio, ha preso il nome di "Stirpe" e ha permesso di ricostruire alcuni avvenimenti e azioni messe in pratica dalla banda, in particolare nel territorio di Flumini di Quartu, ma anche nell'intera provincia cagliaritana.

I coinvolti nell'operazione della Mobile di Cagliari
I coinvolti nell'operazione della Mobile di Cagliari
I coinvolti nell'operazione della Mobile di Cagliari

I REATI CONTESTATI - Tra gli episodi contestati figura una rapina in abitazione commessa il 7 marzo. Rapina a cui avrebbero preso parte Davide Desogus, 38 anni, pastore quartese, insieme al figlio Sergio Paolo, un minorenne, D.A., e un 27enne originario di Assemini, Manuel Corona. In quell'occasione avrebbero immobilizzato la padrona di casa minacciandola con le armi e picchiandola con violenza.

Per l'incendio del furgone - "un vero e proprio regolamento di conti eseguito per una terza persona, il mandante" - oltre a Corona e Sergio Desogus, è finito nei guai anche Gianluca Corti, 40enne disoccupato di Quartu.

Mentre per il furto in appartamento, da cui sono state sottratte alcune armi e gioielli, avvenuto il 24 marzo, sono stati fermati anche Cristian Desogus, fratello di Davide e già in stato di detenzione, e Marco Becini, classe 1988.

Per concorso e ricettazione continuata è finito in manette anche Gianluca Orrù. A Silvia Mura e Noemi Andrea Nairi sono stati contestati i reati di danno patrimoniale.

L'intervistra al dirigente della Squadra mobile, Alfredo Fabbrocini:

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