Fotovoltaico, Todde: «Salvi i 37 ettari del Colle di Sant’Elia»
Entro sei mesi il frazionamento catastale: «Sant’Ignazio tornerà alla Regione ai sardi»L'area militare sul Colle di Sant'Ignazio
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il mega parco fotovoltaico a Sant’Elia non si farà». La Regione non si è arresa. E, forse spinta dalle manifestazioni e dalle proteste degli ultimi giorni, ha rimesso le cose al loro posto, smentendo il ministero della Difesa che aveva pronta, per una delle aree più suggestive della città, una gara ad hoc. I 37 ettari sul colle di San’Ignazio, inseriti di recente nel bando della società Difesa Servizi Spa per la realizzazione di un imponente progetto per la produzione di energia da fotovoltaico, passeranno invece nella proprietà della Regione.
L’iter
L’assessorato regionale all’Urbanistica sta predisponendo gli atti necessari al frazionamento catastale delle aree. Un lavoro che sarà completato entro i prossimi sei mesi: al termine sarà possibile procedere con la trascrizione del bene a favore dell’amministrazione regionale.
La presidente
«Il Colle di Sant’Ignazio non sarà svenduto né sacrificato a interessi esterni», dice Alessandra Todde. «Per troppi anni le amministrazioni regionali non hanno finalizzato il trasferimento di queste aree, nonostante l’accordo di programma firmato diciassette anni fa. Questo immobilismo ha aperto la strada a scelte calate dall’alto, come il bando pubblicato il 5 giugno scorso da Difesa Servizi. Un progetto che avrebbe compromesso irrimediabilmente un’area di altissimo pregio ambientale e sociale».
«Questo significa una cosa chiara», afferma Todde: «Il mega impianto fotovoltaico non si farà e il Colle di Sant’Ignazio sarà restituito ai sardi, come sancisce l’articolo 14 del nostro Statuto».
Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale