Cagliari, droghe sintetiche nei locali della movida: in manette dj e organizzatori di eventi
Fiumi di ketamina, Mdma, cocaina vendute ai giovanissimi durante le serate: sette arresti effettuati, un indagato risulta irreperibileFiumi di droghe sintetiche nei locali della movida cagliaritana, e a portarli sono gli stessi dj e organizzatori di eventi.
Sette persone sono state arrestate – 4 in carcere, 3 ai domiciliari – questa mattina all’alba in un’operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cagliari, coadiuvati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna” e da un equipaggio dell’11esimo NEC (QUI I NOMI). Un indagato destinatario di misura risulta irreperibile.
In cella sono finiti:
- Matteo Putzu, 31 anni, di Maracalagonis, noto come Dj Zola
- Oussama Moi, 38 anni, di Cagliari
- Andrea Murru, 36 anni, di Quartucciu, anche lui Dj
- Davide Francesco Gerina, 29 anni, di Villasimius
Gli arresti domiciliari sono scattati per:
- Alessio Lenori, 29 anni, di Cagliari
- Cristopher Wayne Tooker, 39 anni, di Torino ma residente a Carloforte
- Edoardo Antonio Bonogli, 25 anni, di Villacidro.
Il reato contestato nell’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Cagliari, Elisabetta Patrito, su richiesta del Pm Emanuele Secci, è detenzione e cessione di stupefacenti di tipo sintetico. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Marco Fausto Piras, Annamaria Busia e Emanuele Pizzoccheri.
L’indagine, avviata nel 2023, ha fatto luce su un ingente traffico di ketamina, Mdma, cocaina, hashish e marijuana, condotto da dj e organizzatori di eventi della movida cittadina. Sostanze vendute nei locali notturni di Cagliari e dell’hinterland, anche a giovanissimi.
Le droghe facevano praticamente parte della locandina, nel contesto di eventi in cui il consumo di stupefacenti era presentato come parte fondamentale del divertimento.
Il principale indagato è un dj cagliaritano, che spesso si recava all’estero per procurare le droghe da rivendere nei locali. E qui la notte gli indagati, attivi nel settore dell’intrattenimento come organizzatori di serate o dj appunto, alimentavano il circuito illecito, guadagnando fiumi di denaro a discapito della salute dei giovani. Parliamo infatti di sostanze sintetiche pericolosissime, ancor più perché assunte in combinazione con l’alcol.
Durante le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, erano stati eseguiti anche 9 arresti in flagranza, uno dei quali fuori regione a Viterbo. E sono stati sequestrati oltre 4 chili di ketamina (fu arrestato il corriere che li trasportava in un camioncino modificato per eludere i controlli), 7,5 di cocaina, 2 di hashish, uno di marijuana, 300 pasticche di Mdma, diversi grammi di 2C-B (sostanza psicoattiva con un mix di droghe) e più di 19.500 euro in contanti. Per coordinare vendite e spedizioni si usavano app criptate come Telegram, Signal e Whatsapp.
(Unioneonline/L)