È durata poco meno di un’ora la cerimonia a Cagliari per la Giornata dell’Unità Nazionale e la Festa delle Forze armate.

Presenti il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il ministro della Difesa, Guido Crosetto. In tribuna la ministra Marina Elvira Calderone, il senatore Maurizio Gasparri, il senatore dem Marco Meloni, il presidente della Regione Christian Solinas, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, alcuni sindaci sardi, gli assessori regionali Pierluigi Saiu, Ada Lai, Antonio Moro, Marco Porcu, Andreina Farris, Valeria Satta, i parlamentari di Fratelli d’Italia Antonella Zedda e Francesco Mura, il presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana.

«Oggi, con orgoglio, possiamo dire che Cagliari è la capitale d'Italia», ha detto il tenente colonnello della Brigata Sassari, Marco Mele, a margine delle celebrazioni.  «Il 4 novembre è tradizionalmente una giornata dal duplice significato – ha aggiunto l'ufficiale addetto alla comunicazione della Brigata - Da una parte è l'espressione solenne di riconoscenza e gratitudine del Paese verso chi ci ha lasciato in eredità un patrimonio di valori inestimabili. Dall'altra è un monito per le nuove generazioni a non dimenticare le grandi sofferenze e i sacrifici patiti durante le due Guerre mondiali. È un momento importante, che stamani a Roma, il presidente della Repubblica ha sublimato col più nobile dei gesti: la deposizione di una corona d'alloro sul sacello del milite ignoto».

«Commemorare il Giorno dell'Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate – ha proseguito Mele - significa dedicare la giusta attenzione a un momento di portata nazionale, non solo celebrativo, ma dal forte carattere storico-culturale, che serve a mantenere viva nelle nuove generazioni una coscienza collettiva sulle radici e sull'identità nazionale. Ecco perché durante tale ricorrenza è giusto rievocare e onorare la memoria di tutti coloro che hanno sacrificato, nel tempo, il bene supremo della vita per l'Italia».

Mattarella non ha tenuto alcun discorso, mentre hanno parlato il ministro Crosetto che nel suo intervento ha citato tra l’altro Giuseppe Ungaretti e la sua celebre “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” per indicare «la caducità e l'angoscia della vita del fante in trincea», e il capo di Stato maggiore della Difesa, l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.

Dopo la consegna da parte del Presidente della Repubblica delle decorazioni a cinque bandiere, la sfilata delle Forze Armate e l’esecuzione dell’inno “Dimonios” da parte della Brigata Sassari, infine il sorvolo sulla città delle Frecce Tricolori.

«La visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Cagliari quest’anno assume un significato particolare perché celebriamo un 4 novembre ancora di guerre. Se nel 2022 eravamo scossi dal conflitto scoppiato in Ucraina, quest’anno siamo preoccupati e attoniti anche per la guerra in Medio Oriente. La presenza in Sardegna del Capo dello Stato e del Ministro della Difesa Guido Crosetto  è un segnale di unità nazionale  e di ringraziamento alle nostre Forze armate che con tanta abnegazione hanno svolto e svolgono il loro ruolo», ha detto il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais. «Questo anniversario – ha  affermato - che ricorda la firma nel 1918 dell’armistizio di Villa Giusti  che, storicamente si fa coincidere con la fine della prima guerra mondiale, ci riporta alla memoria tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di Patria. Oggi ricordiamo i tanti sardi che hanno immolato la vita al loro Paese, ma vogliamo  rinnovare la nostra riconoscenza anche  alle donne e agli uomini delle Forze Armate, della nostra gloriosa Brigata Sassari, che grazie alla loro dedizione contribuiscono a rendere l’Italia migliore e più sicura anche in un momento di grande conflittualità come questo in cui si assiste al ritorno della barbarie, della prepotenze e degli estremismi che mettono a dura prova le democrazie. Onoriamo le nostre forze armate nella consapevolezza che non esiste pace senza difesa».

(Unioneonline/s.s.)

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