Una maxi-frode in grado di generare in 4 anni un'evasione fiscale complessiva di circa 3 milioni di euro.

È quella scoperta dalla Guardia di Finanza di Cagliari, dopo una lunga e complessa indagine nata dalla denuncia di un contribuente cui era stata rubata l'identità fiscale dai protagonisti, in negativo, della vicenda.

Nei guai sono così finiti una serie di fornitori del Sud Sardegna che vendevano a imprese condotte da operatori cinesi capi d'abbigliamento, biancheria e casalinghi attraverso fatture false.

Tali fatture erano emesse a nome di privati o aziende inesistenti oppure estranee a quanto stava accadendo, alle quali erano stati rubati i dati fiscali.

In questo modo, tra il 2011 e il 2015, anni di riferimento delle indagini, si è creato un giro d'affari milionario completamente in nero, con una evasione totale, tra Iva e imposte sui redditi non versate, da capogiro.

Non solo: il "giochetto" consentiva ai diretti interessati di vendere la merce a prezzi stracciati rispetto alla concorrenza, che invece assolveva i propri obblighi fiscali.

Per questo i responsabili, tutti denunciati alle autorità competenti, potrebbero trovarsi anche a rispondere di distorsione della libera concorrenza.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata