Difende la privacy dei suoi alunni, maestro sospeso
Andrea Scano ha tirato in ballo il problema della riservatezza dei datiÈ di tre giorni la sospensione, con anche la decurtazione dello stipendio, inflitta ad Andrea Scano.
Il prof di 56 anni, che insegna alla scuola elementare di via Del Sole, è finito al centro di una denuncia da parte dei Cobas-scuola della Sardegna che contestano la decisione da parte dell'istituto.
Ma cosa ha combinato di tanto grave l'insegnante? Semplice: si è rifiutato di usare il registro elettronico.
Attualmente, spiega Nicola Giua dei Cobas Sardegna, non esiste però un vero e proprio obbligo perché la legge che ha creato il registro stesso non ha mai terminato il suo iter in quanto manca ancora il parere del Garante per la Privacy.
Ed è proprio per una questione di privacy che Scano ha posto il suo rifiuto: per la gestione del registro, le scuole usano l'opera di società private che creano i software per i dati sensibili. Però queste, sostiene Giua, non forniscono alcuna garanzia. Ecco perché l'insegnante, a inizio anno, ha chiesto di usare il tradizionale sistema cartaceo.
La dirigente scolastica sembra abbia risposto solo a febbraio e ha notificato al docente un rimprovero scritto. Tre mesi dopo è arrivata anche la sospensione.
Adesso sarà un giudice a stabilire chi ha ragione, intanto i genitori si sono schierati in gran parte con Scano.