È stato condannato a trent'anni di reclusione dalla Corte d’assise di Cagliari il disoccupato Fabrizio Congiu, accusato dell'omicidio del suo padrone di casa, Venerato Sardu. Per lui l'accusa con il pubblico ministero Andrea Massidda aveva chiesto l'ergastolo.
Depositate le ragioni della sentenza, il difensore Stefano Pisano potrà presentare ricorso in appello.

Si dunque chiuso il processo davanti alla Corte presieduta dalla giudice Lucia Perra, con a latere Roberto Cau, sull'omicidio avvenuto nel febbraio 2023 quando Sardu, 75 anni, fu trovato senza vita nella sua casa di via Ogliastra, quartiere Is Mirrionis. Qualche giorno dopo era poi stato arrestato Congiu, 53 anni.

La vittima era padrone dell’intero edificio, dove l'imputato viveva in affitto al terzo piano ma era stato sfrattato perché non pagava da mesi. Secondo l’accusa il 53enne ha ucciso Venerato Sardu in un tentativo di rapina. Era entrato nell'appartamento al piano terra per rubargli i soldi, ma la situazione è degenerata e lo ha colpito con un martello e un coltello. Gran parte della scena era poi stata ripresa da una telecamera nascosta che poi è stata trovata dagli investigatori dell'Arma. La famiglia si è costituita parte civile con l'avvocato Pierluigi Concas.
 

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