A causa delle avverse condizione meteo, con forte vento e mare mosso, la nave con a bordo i profughi afghani destinati all'ospitalità in Sardegna ha accumulato quasi tre ore di ritardo e approderà nel porto di Cagliari intorno alle 14.45. Il suo arrivo era previsto per mezzogiorno.

Rispetto ai numeri iniziali, si è ridotto il primo gruppo di rifugiati atteso nell'Isola, passato da 87 a 79.

Nello scalo del capoluogo tutto è pronto per lo sbarco: sono state già allestite le tende per l'accoglienza e le visite mediche predisposte. Per l'accoglienza sono state attivate diverse organizzazioni di volontariato: la Protezione civile ha operato in maniera sinergica con la Croce Rossa, ATS, Caritas, 118 e forze dell'ordine per garantire le attività di supporto ed accoglienza dei profughi, i quali poi verranno accolti nelle quattro province e nei vari centri dell'Isola: a Cagliari ne saranno ospitati 41, a Sassari 26 nella struttura Casa Suor Nicole delle Figlie della Carità di San Vincenzo, a Nuoro 12 e a Oristano 8.

Le tende montate per l'accoglienza (foto Regione Sardegna)
Le tende montate per l'accoglienza (foto Regione Sardegna)
Le tende montate per l'accoglienza (foto Regione Sardegna)

"Il Popolo Sardo non è insensibile davanti alle sofferenza che molti cittadini afghani inermi stanno subendo ad opera di un regime totalitario. La Sardegna farà la sua parte”, il commento del presidente della Regione Christian Solinas all’arrivo dei profughi.

"Il dovere della solidarietà nei confronti del popolo afgano ci trova pronti - sottolinea ancora Solinas - la Sardegna è presente con una particolare attenzione verso famiglie, donne, bambini, anziani che scappano da un luogo senza più libertà".

"Il sistema regionale di protezione civile - dice l'assessore Gianni Lampis - si è trovato ancora una volta pronto con le sue professionalità umane e con i suoi mezzi per predisporre tutte le necessarie operazioni di accoglienza".

(Unioneonline/v.l.)

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