Finito in carcere, per una notte e mezza giornata, ingiustamente.

È accaduto a Vinicio Fois, 77 anni di Cagliari, condannato a cinque anni nel processo della banda Mesina. Anche la sua pena è diventata definitiva e i carabinieri alle 22 di ieri si sono presentati nella sua abitazione a Sant'Elia per accompagnarlo in cella, eseguendo l'ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte d'Appello di Cagliari.

L'avvocato Teresa Camoglio ha cercato subito di far notare l'errore: non era stato calcolato il periodo di pena già scontato, due anni e cinque mesi, e dunque l'esecuzione sarebbe dovuta essere accompagnata dal decreto di sospensione, in quanto la pena residua lo imponeva.

Soltanto oggi, dopo l'istanza presentata dal legale, è stata disposta la scarcerazione avvenuta oggi. Fois ha lasciato il carcere di Uta verso le 16.

"L'esecuzione dell'ordine di carcerazione", spiega l'avvocato Camoglio, "è avvenuta di notte ed è stato impossibile interloquire con la Procura. Ho dovuto fare un'istanza urgente. Purtroppo per un malfunzionamento nel sistema il mio assistito, 78 anni e con alcune patologie, ha dovuto trascorrere ingiustamente una notte e mezza giornata in carcere".
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