Col reddito di cittadinanza, ma in casa hanno droga e 50mila euro: in manette tre cagliaritani VIDEO
Operazione della quarta sezione della Squadra mobile "Reati contro il patrimonio"Percepivano il reddito di cittadinanza ma in casa, a Cagliari, gli agenti della Squadra mobile - sezione "Reati contro il patrimonio" - hanno ritrovato droga e oltre 50mila euro in contanti.
In manette, al termine dell'indagine di ieri mattina, sono finite tre persone con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di munizionamento da arma comune da sparo, di materiale esplodente, e anche ricettazione. Si tratta di M.G., 34enne già noto alle forze dell'ordine; A.M.M., 35enne cagliaritano, e M.A., una 50enne di Cagliari: entrambi in veste di custodi.
Il 34enne, sottoposto all'affidamento in prova ai servizi sociali, si dedicava a una florida attività di spaccio. Per eludere i controlli, custodiva la droga in una casa in via La Somme che era nella sua disponibilità oltre che in quella degli altri due.
Nel corso della perquisizione, portata a termine in collaborazione con l'unità cinofila antidroga della Guardia di Finanza della Compagnia di Cagliari, sono stati sequestrati 3,6 Kg di marijuana e 1,6 grammi di cocaina, nascosti all'interno di una valigia, 33 cartucce calibro 38 special, due artifizi pirotecnici di fattura artigianale, per cui illegali, del tipo "cipolla", materiale utile al confezionamento dello stupefacente e oggetti vari di provenienza furtiva, in particolare borsette da donna di marca. È stata anche sequestrata la somma di 52mila euro in contanti: le banconote erano in una cassaforte dentro un armadio. Denaro ritenuto provento dello spaccio e di sicuro non proporzionato alla condizione patrimoniale dei tre arrestati, essendo tutti beneficiari del reddito di cittadinanza.
I poliziotti hanno rinvenuto infine un teaser e uno "jammer", un disturbatore di frequenze radio, utile a eludere eventuali intercettazioni, e messo sotto sequestro due auto e due scooter intestati a un prestanome.
M.G. è stato portato alla casa circondariale di Uta a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, mentre gli altri due si trovano nella propria abitazione, in attesa dell'udienza di convalida.
(Unioneonline/s.s.)