Cagliari commemora le vittime del Moby Prince a 30 anni dalla strage che ha procurato la morte a 140 persone tra passeggeri e menbri dell'equipaggio.

Il sindaco Paolo Truzzu: "La verità anche se dolorosa e la consapevolezza di quello che è successo aiuta a costruire un futuro migliore", ed esprime il cordoglio da parte della comunità cagliaritana ai parenti. "Ma è anche monito al principio di verità e giustizia, affinché tragedie simili non si ripetano, non si crei più questo clima di disinformazione e depistaggi. La verità aiuta a costruire un futuro migliore".

Davanti alla Capitaneria di Porto di via Roma, al lungo silenzio e alla cerimonia di deposizione di una corona d'alloro officiata dal primo cittadino, si sono uniti anche Massimo Deiana (presidente dell'Autorità di Sistema portuale del mare di Sardegna), il capitano di fregata Erminio Di Nardo (Compartimento marittimo di Cagliari) e Luchino Chessa.

"La cerimonia di oggi che il sindaco Truzzu ha proposto di fare - ha rimarcato Chessa nella veste di presidente dell'Associazione 10 aprile Familiari Vittime Moby Prince - rappresenta un segno importante per noi e fa capire che c'è una nuova sensibilità da parte delle istituzioni e delle forze politiche in generale". Insomma, "un passo avanti", rispetto a una vicenda su cui dopo tre decenni non è stata scritta ancora la parola fine.

(Unioneonline)
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