Sono 22 ultras del Cagliari i destinatari di altrettanti provvedimenti di Daspo di gruppo emessi dal questore di Cagliari. I tifosi sono stati denunciati dalla Digos per aver partecipato, nel campionato di calcio passato, a vari episodi di violenza in occasione di manifestazioni sportive della squadra rossoblù.

I FATTI – Il 21 febbraio 2022 si sono registrati scontri con le forze dell’ordine in concomitanza con la partita Cagliari-Napoli di serie A (QUI IL VIDEO). Il Daspo è stato firmato nei confronti di 17 persone di età compresa tra i 19 e i 48 anni fra le quali noti appartenenti agli sconvolts. Al termine dell’incontro un gruppo di tifosi cagliaritani era arrivato fino all’esterno del Settore ospiti dello stadio e aveva lanciato fumogeni, petardi e altri oggetti all’interno del settore, oltre a pietre e bottiglie verso le forze dell’ordine. Tre ultras erano stati arrestati. Per le condotte di gruppo sono stati emessi, complessivamente, 49 provvedimenti di Daspo. Tra questi sono compresi 26 a carico di ultras del Cagliari e 21 a carico di tifosi del Napoli, della durata compresa fra un anno e 8 anni, anche con obblighi di comparizione.  

Un ulteriore Daspo di gruppo è stato emesso dal Questore di Cagliari a carico di 7 ultras cagliaritani (di cui 2 coinvolti anche nelle aggressioni del 22 febbraio) che, il 15 maggio, hanno partecipato a un’aggressione, sul lungomare Poetto, ai danni di 6 tifosi interisti appena saliti su un taxi. Il gruppo ha colpito l’auto con bastoni e cinture dotate di fibbie metalliche, danneggiandola. Per scampare all’assalto, il tassista era stato costretto a procedere a zig-zag tra passanti e ciclisti, con conseguente pericolo per la sicurezza pubblica.

             

Sulla base delle risultanze dell’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, i Daspo emessi hanno durata da 2 a 8 anni. Nei confronti dei recidivi i provvedimenti sono stati aggravati da obblighi di comparizione, da 2 a 4 anni, che gli stessi dovranno assolvere durante le partite del Cagliari, presso gli Uffici di Polizia (Polizia di Stato o Carabinieri).   

Tutte le persone coinvolte hanno il divieto di accedere negli stadi e impianti sportivi del territorio nazionale in cui si disputano manifestazioni sportive di calcio, a qualsiasi livello agonistico, professionistico, dilettantistico nonché giovanile, anche amichevoli e per finalità benefiche, nonché alle partite della nazionale italiana e di tutte le squadre italiane o estere che verranno disputate nel territorio nazionale e all’estero, oltre che nei luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto delle tifoserie ospiti nel capoluogo.

(Unioneonline/s.s.)

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