Cagliari: «Succubi di nostro fratello, ludopatico e tossicodipendente. Nostro padre costretto a lasciare la casa»
Il grido di dolore della sorella: «Le denunce cadono nel vuoto, papà piange tutti i giorni perché vuole tornare a casa sua ma non può. È costantemente minacciato, derubato e sottomesso»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La nostra vita è stata rovinata da un familiare, ludopatico e tossicodipendente, che ha bisogno di cure e di una struttura specializzata o di una comunità che si occupi di lui».
La richiesta d’aiuto, molto più simile a un grido di dolore, arriva da una famiglia cagliaritana. Un uomo di 91 anni è ostaggio da quasi vent’anni di un figlio 58enne. «Nostro fratello», spiega una delle figlie, «si è impossessato della casa di nostro padre che non può stare con lui perché viene costantemente minacciato, derubato e sottomesso. Papà piange tutti i giorni. Vuole tornare a casa, ma lo abbiamo dovuto portare via da lì».
Il 58enne, ex dipendente della Pa che fece sparire denaro dalle casse dell’ente, ha un’invalidità e patologie accertate. Ha passato un periodo in comunità e ha avuto un amministratore di sostegno, ma dal 2020 ha chiesto la revoca: «Da quel momento ne ha combinate davvero di tutti i colori. Tutte le denunce non hanno portato a niente e i servizi sociali ci dicono che non possono fare nulla. Ma andrebbe curato».
M. V.
Tutti i dettagli su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale