La cortese e lapidaria fermezza di Delia Manferoce, responsabile dell'Ufficio cimiteri, non ha offerto il fianco a interpretazioni: a causa di un «ingente numero di salme pervenute e in attesa di cremazione» nel cimitero di San Michele, «per garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie non sarà possibile accogliere ulteriori salme per la cremazione sino a domenica 15 gennaio 2017».

L'accoglienza (sospesa da venerdì 6) riprenderà «a partire da lunedì 16 gennaio».

La decisione ha scatenato reazioni politiche (interrogazione di Loredana Lai) e precisazioni della Federazione comparto funerario italiano (Federcofit), associazione di categoria che rappresenta e tutela gli interessi delle imprese del settore funebre.

La situazione: «Si fanno quattro-cinque cremazioni al giorno e al momento, in attesa nelle celle frigo, ci sono una trentina di salme. È stato lo stesso ispettorato della Asl a imporci, per motivi sanitari, la sospensione, poi fissata dal 6 al 15 gennaio».

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