Per aver messo in vendita nove statuine giapponesi in avorio "Netsuke", senza disporre delle previste certificazioni CITES sull'origine degli oggetti e dell'avorio, una cittadina italiana residente a Quartu Sant’Elena, commerciante, è finita nei guai.

A denunciarla a piede libero, per la violazione dell'articolo 1 della legge 150 del 1992, sono stati i carabinieri del nucleo CITES di Cagliari.

Ai fini della tutela degli animali da cui l'avorio proviene, per poter detenere o commerciare oggetti in avorio creati dopo il 1947, data in cui è entrata in vigore la normativa, è necessario ottenere una speciale certificazione CITES. Si tratta della convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Convention on International Trade of  Endangered Species). Gli animali oggetto della convenzione sono quelli presenti negli elenchi CITES che vengono aggiornati periodicamente.

(Unioneonline/s.s.)

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