Come già è successo alla foiba di Basovizza a Trieste e a Torino, anche a Cagliari, in via San Lucifero, davanti al monumento in memoria dell’esodo e delle foibe sono comparse frasi offensive.

«Purtroppo neanche Cagliari viene risparmiata dall’azione scellerata e incivile di imbrattare i beni pubblici con le offese ai martiri delle Foibe da parte della sinistra e della estrema sinistra. Spero ci sia una condanna unanime di chi Governa la città e da parte di tutte le forze politiche», commenta Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati

«Basta con chi imbratta la città – prosegue Deidda-, si conoscono bene, si devono prendere le distanze da chi vuole ancora contrapposizioni violente, il giorno prima del 10 febbraio e proprio nel parco Martiri delle Foibe a Cagliari, simbolo di un patrimonio comune degli italiani e dei sardi».

La senatrice Antonella Zedda, vice capogruppo di Fratelli d'Italia  chiede, invece, al sindaco Massimo Zedda di far pulire immediatamente la parete. «Una scritta offensiva ed ingiuriosa non solo nei confronti delle vittime delle Foibe ma anche del dolore vissuto da tutti i loro familiari. Cagliari non è questo e un simile gesto va solo biasimato e stigmatizzato con fermezza». 

(Unioneonline/Fr.Me.)

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