Il freddo e l’attesa non spaventano gli agricoltori e i pastori sardi che hanno passato la quarta notte davanti al porto di Cagliari. Mentre i loro colleghi si dirigono verso Roma, la mobilitazione contro le politiche agricole dell’Unione europea nell’Isola «continua a oltranza», come spiegano gli stessi manifestanti.

O almeno sino a quando non sarà deciso diversamente dal coordinamento nazionale. Anche, ieri sera, sfilata di trattori per le strade del centro di Cagliari: un modo per ricordare anche alla città la battaglia in corso per il futuro delle campagne. I mezzi, da via Riva di Ponente, hanno attraversato la città, compresa una delle principali vie dello shopping come via Alghero, per poi tornare indietro, nel loro “quartier generale”. Una marcia già sperimentata due giorni fa, che ha – temporaneamente – bloccato il traffico, causando code e disagi per gli automobilisti di passaggio.

Nel frattempo il fronte della protesta si fa sempre più compatto e deciso, con molti altri pastori e agricoltori che si dicono pronti a unirsi ai colleghi, per dar vita a nuove mobilitazioni. Il presidio al porto di Cagliari, dall’ingresso di via Riva di Ponente, continua ad alimentare disagi specialmente per gli autotrasportatori, con lunghe code sul ponte della Scafa.

(Unioneonline/v.f.)

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