Circa 2.500 persone hanno sfilato a Cagliari al tradizionale corteo del 25 aprile, che da piazza Garibaldi ha raggiunto piazza del Carmine.

Grande partecipazione, ma pesa l'assenza delle istituzioni regionali: "Non abbiamo ricevuto nessun invito", si sarebbe giustificata la Presidenza della Giunta regionale.

Tutti in strada per ricordare - a 74 anni di distanza - la fine della dittatura fascista e la riconquistata libertà dell'Italia.

La manifestazione è partita da via Alghero, con una sosta al Parco della Rimembranze per depositare una corona d'alloro in ricordo dei caduti. Poi l'omaggio all'opera-monumento ad Antonio Gramsci di Pinuccio Sciola, quindi via Sonnino, piazza Emilio Lussu, via Roma, via Sassari, fino all'arrivo in piazza del Carmine, per gli interventi del presidente del Comitato 25 aprile, di alcuni studenti e di un rappresentante nazionale dell'Anpi.

Il tutto scandito dai canti partigiani del Coro Anpi delle sezioni di Cagliari e Trexenta.

SASSARI - A Sassari invece i cittadini si sono riuniti in piazza del Comune, dove ha parlato il sindaco Nicola Sanna. "Esiste uno stretto legame tra il 25 aprile e la continua lotta contro le diseguaglianze, le sopraffazioni, lo sfruttamento. Perciò nel ricordare la Resistenza non ci può essere nessuna ritualità, nessuno stanco adempimento di un cerimoniale. Solo una modalità di riflessione consapevole e collettiva può ben rappresentare la forma ideale per ricordare la tragedia che ha vissuto il popolo italiano", ha detto.

E ancora: "Alla Liberazione dalla dittatura si arrivò grazie al sacrificio di ragazzi e ragazze che, pur appartenendo a schieramenti politici diversi, si sono voluti chiamare con un solo nome: partigiani. A quelle ragazze e a quei ragazzi il comune di Sassari ha voluto intitolare una piazza all'ingresso della città, a rappresentare l'ingresso in una città aperta, libera, democratica, antifascista".

Sono intervenuti anche il commissario straordinario della Provincia Guido Sechi, che ha lanciato l'allarme sul riaffacciarsi del razzismo e della xenofobia, Alessandro Cossu in rappresentanza degli studenti, e la presidente provinciale dell'Anpi.

(Unioneonline/L)

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