Un errore medico costa 1,6 milioni all’Arnas Brotzu. E poteva andare molto peggio: la somma è stata proposta, e accettata, per chiudere una transazione su una richiesta danni che era di molto superiore.

La vicenda ha inizio quando il 26 maggio 2022 una donna ha presentato una richiesta di  «risarcimento del danno asseritamente subito per malpractice». Nelle carte dell’ospedale nominativo e ulteriori dettagli sono omessi per la privacy. Il Brotzu aveva subito chiamato in causa la compagnia di assicurazioni Relyens Mutual Insurance, che aveva affidato una perizia a un medico legale. 

 A marzo 2023 era stato attivato il Comitato di valutazione sinistri Aziendale. Ed era emerso che per il Brotzu c’era un alto rischio di soccombenza in caso di battaglia in tribunale, «con ulteriore aggravio delle spese a carico dell’azienda».

L’accordo con la paziente e i suoi parenti è stato raggiunto a luglio del 2023: hanno accettato 1,6 milioni pagamento «in via di bonaria definizione, transazione, tacitazione e soddisfazione definitiva di tutti i danni, pregiudizi e pretese, anche iure proprio e iure hereditatis, patrimoniali e non, presenti e futuri, noti, ignoti, anche imprevisti ed imprevedibili, interessi legali e rivalutazione monetaria». Tutto emerge solo adesso che il Brotzu ha dovuto restituire una parte della somma alla compagnia e lo ha fatto con una delibera di recentissima pubblicazione. 

Enrico Fresu

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