Malumori e proteste per la nuova stangata sui rifiuti. I cagliaritani stanno ricevendo i bollettini per pagare la Tari, e scoprono che è nuovamente aumentata. "Il servizio funziona male, è tra i più cari d'Italia e i cittadini sono costretti a pagare ancora di più", attacca il capogruppo di Forza Italia, Stefano Schirru. Il malcontento è al centro della sua interrogazione urgente in Consiglio comunale. "L'aumento dei costi per quest'anno è legato all'avvio del nuovo sistema di raccolta porta a porta, ma se siamo ai vertici nazionali del ranking per la sola Tari, va considerato che abbiamo tenuto bassi gli altri tributi: come imposizione fiscale totale siamo a metà classifica", replica Davide Carta del Pd, presidente della commissione Bilancio.

LA RACCOLTA - Da anni la raccolta dei rifiuti è in un limbo tra futuro e passato: ci sono i cassonetti per la differenziata, ma i risultati sono molto scarsi e se la percentuale minima di raccolta separata per evitare sanzioni è il 65 per cento, Cagliari si ferma al 31. L'assessore all'Igiene del suolo, Claudia Medda, assicura che la svolta è vicina, perché dal primo ottobre inizia la fase di avvicinamento al porta a porta: "Dal primo giugno del 2018 spariranno i cassonetti da tutta la città, ci saranno le nuove regole e, considerata la fase di assestamento, avremo più benefici e minori costi per i cittadini".

LE PROTESTE - Se il futuro sembra roseo, non lo è il presente. "Per un vecchio appartamento di 110 metri quadri con cantina di sei", denuncia Giorgio Ortu da Genneruxi, contestando gli aumenti, "la mia famiglia monoreddito di quattro persone dovrà spendere 630 euro: sono più di 50 euro al mese. Questo sarebbe il sostegno alle famiglie". La sua è una delle tante lamentele raccolte dal centrodestra, che le ha portate in Consiglio comunale.

GLI AUMENTI - Davide Carta spiega perché ci sono stati aumenti rispetto all'anno scorso e assicura che poi comincerà la discesa. "Dal 2019 il costo sarà di oltre quattro milioni in meno rispetto al 2016. Quest'anno gli aumenti sono legati all'acquisto dei materiali, come i mastelli, per il porta porta, ma il Consiglio è intervenuto con tre milioni di euro di agevolazioni che hanno ridotto sensibilmente gli aumenti". Nel 2017, per il servizio di igiene urbana nelle attività commerciali si spenderà il 15 per cento in più rispetto all'anno scorso, mentre per le utenze domestiche gli aumenti vanno dal 6,47 al 12,69. "Senza le agevolazioni concesse dal Consiglio comunale, gli aumenti avrebbero raggiunto il 30-40 per cento: sarebbe stato insostenibile per le famiglie. Proprio a loro abbiamo dedicato massima attenzione".

IL PIANO - Per l'avvio del porta a porta, il Comune deve spendere sei milioni per i materiali e, dal bilancio, ha deciso di inserirne tre nelle agevolazioni per la Tari, per dimezzare la stangata. "Ci sono riduzioni sulla parte variabile per alcune categorie commerciali di grandi dimensioni, c'è il -19 per cento per i nuclei familiari, il -36 per quelli composti da più di quattro persone e il 50 per cento in meno per chi è a canone agevolato o studente fuorisede», spiega l'assessora Medda.

© Riproduzione riservata