"Il carcere di Buoncammino deve essere trasferito al patrimonio del Comune".

La strada per la cessione del vecchio carcere è ancora lunga, ma ieri è stata messa una pietra miliare nel percorso. Il Senato approvando poco prima della bagarre scatenata dal Disegno di legge sullo Ius soli ( il diritto di cittadinanza incondizionato per tutte le persone nate in Italia), la Manovrina ha accolto l'ordine del giorno presentato dai senatori sardi Luciano Uras (Gruppo misto) e Ignazio Angioni (Pd) e dal collega Dario Stefano. Il Governo, delegando i suoi ministri, dovrà obbligatoriamente prendere in considerazione l'ipotesi del passaggio dell'ex istituto di pena, accompagnando la transizione con progetti di valorizzazione

L'IMPEGNO - "La Regione, nell'ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo".

I tre senatori, partendo dall'Atto costitutivo, individuano nei beni dismessi una strada per uscire dalla crisi. "Il valore di questo patrimonio, rappresenta nell'attuale fase storica di profonda depressione economica, un valore ben più rilevante di quello strettamente di mercato in quanto può essere destinato a implementare politiche di sviluppo, alla creazione di posti di lavoro e alla riqualificazione delle aree urbane".

Per Luciano Uras è fondamentale che la Regione riveda le sue posizioni. "I beni non devono essere venduti per fare cassa, ma deve essere riconvertito ed essere occasione di sviluppo", ribadisce il senatore.

I FONDI - C'è il rischio che il Comune, una volta che l'ex carcere sia di sua proprietà, non trovi i soldi per la trasformazione e l'utilizzo? "No, il senso dell'operazione è che il bene venga trasferito il prima possibile. Buoncammino - aggiunge il senatore - ha precisi vincoli e un patrimonio storico culturale che va valorizzato".

Con quali fondi? "Il protocollo prevede che contestualmente al passaggio devono essere previsti progetti realizzati dagli enti locali e in co-finanziamento con altri soggetti pubblici e privati".

Attualmente gli uffici sono occupati da Enti dello Stato, mentre il reparto detentivo è in stato di abbandono. L'altro problema sarà trovare spazi adeguati, verosimilmente messi a disposizione dal Comune, dove trasferirli.

IL GOVERNO - "Vogliamo valorizzare un edificio che ha un enorme valore storico e monumentale seguendo l'Ordine del giorno accolto dal Senato che rappresenta un impegno per il Governo".

Il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore sposa l'iniziativa dei tre senatori. "Faremo le verifiche necessarie per il miglior uso possibile", dice il sottosegretario che molto probabilmente il 23 giugno visiterà l'ex carcere. I soldi per il recupero? "Analizzeremo anche questo aspetto che riguarda più Ministeri".

A. A.

© Riproduzione riservata