Gli è stata dedicata una piazza ma, dall'aldilà, Francesco Paolo Ingrao non ha molto da sorridere.

In primo luogo, perché tanti sono convinti che lo slargo, a Cagliari, sia dedicato al partigiano ed esponente del Partito comunista Pietro Ingrao e non, invece, all'esperto e collezionista d'arte morto a Cagliari nel 1999.

Non solo: in assenza di una targa, tanti continuano a chiamare quel luogo "piazza Amendola" (che, in realtà, è l'incrocio in cui confluiscono viale Bonaria, viale Diaz, viale Regina Margherita e via Roma). Ma la peggior sfortuna è un'altra: quella piazza è totalmente dimenticata.

Certo, gli operai del Comune passano spesso a ripulirla.

Ma la serve tutt'altro tipo d'intervento: le radici degli alberi hanno sollevato la pavimentazione trasformando alcuni punti in un percorso a ostacoli.

Scarsamente illuminata, di notte diventa il giaciglio di tanti disperati (nelle panchine sono ben visibili i cartoni che fungono da "materassi". Certo, rispetto al passato, quando grandi gruppi di stranieri trascorrevano la notte lì per stare vicini al porto e essere pronti a lasciare la Sardegna, la situazione è migliorata. Ma, intanto, la piazza, poco controllata, spesso ospita anche spacciatori.

E la situazione non è destinata a migliorare in tempi brevi. "Per la riqualificazione servono risorse che in questo momento non abbiamo", dice l'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras. Occorrerà attendere i finanziamenti attesi per la realizzazione del centro intermodale di piazza Matteotti.
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