Lo zio deceduto, la zia ricoverata in una casa di riposo. Il desiderio di una cagliaritana di 53 anni di liberare l’abitazione che, con ogni probabilità, avrebbe ricevuto in eredità alla morte dell’anziana parente, si è trasformato in una denuncia a piede libero con l’accusa di distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. 

Nelle scorse settimane, dopo il ricovero della zia, la donna aveva iniziato a liberare la casa degli anziani parenti dal mobilio e dagli oggetti vecchi da buttare nella spazzatura. Tra questi la 53enne ha consegnato agli operatori della nettezza urbana anche un’urna cineraria contenente i resti della cugina coetanea: sette anni fa, dopo la prematura morte della figlia, i genitori l’avevano fatta cremare e avevano conservato in casa l’urna, custodendola con amore. 

Ora la cugina ha cercato di disfarsene assieme agli altri oggetti da buttare, ma gli operatori dell’impianto di smaltimento hanno chiamato i carabinieri che, terminati gli accertamenti, l’hanno denunciata a piede libero. Il fascicolo è ora approdato in Procura e la donna rischia una condanna da due mesi a un anno. 

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