La ripartenza post-Covid delle attività ospedaliere segna anche la riapertura di Casa Lions a Cagliari. Lunedì prossimo la struttura di accoglienza di via Jenner riaprirà i battenti ai pazienti, oncologici e trapiantati, che devono fare lunghe terapie ambulatoriali negli ospedali cagliaritani e risiedono lontano dalla città.

Le camere mettono a disposizione complessivamente 52 posti letto ma lo spirito di chi gestisce la casa - tutti volontari a partire dal direttore, attualmente il docente universitario Gianni Fenu - è di regalare un ambiente familiare e più sereno possibile agli ospiti in un momento particolare della loro vita.

Per il soggiorno ognuno contribuisce con un'offerta volontaria, intorno ai 30 euro al giorno, necessaria per coprire le spese di gestione. Ma la sopravvivenza di Casa Lions è assicurata da tanti donatori, moltissimi provenienti da altre regioni d'Italia e che nelle loro città organizzano spesso iniziative di beneficienza per la casa di accoglienza cagliaritana.

Un servizio apprezzato dalle famiglie, non solo sarde, che non avendo alternative e punti di riferimento in città sarebbero costrette a viaggiare o, peggio ancora, a non seguire il percorso terapeutico per l'impossibilità di muoversi da una parte all'altra.
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