Sensibilizzare gli studenti e rendere omaggio alla memoria delle vittime innocenti delle mafie. È l’obiettivo che ha mosso il progetto del liceo artistico e musicale “Foiso Fois” di Cagliari che nella sede di Pirri, in via Bixio, ha dato vita a un suggestivo giardino della legalità.

Piantati dieci ulivi, donati dal professor Gianni Piu, che sono stati dedicati ad altrettante vittime della mafia: Emanuela Loi, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Bonifacio Tilocca, Rita Atria, Anna Nocera, Don Graziano Muntoni, Vito Schifani, Don Dino Puglisi, Domenico Gabriele “Dodò”.

L’iniziativa, fortemente voluta dalla dirigente scolastica, la professoressa Nicoletta Rossi, e dalle referenti di sede, le professoresse Vincenza Tabacco e Barbara Ardau, è stata organizzata dai docenti e dagli studenti dell’istituto insieme all’associazione Libera, alla presenza del referente regionale Giampiero Farru in vista della XXIX Giornata della Memoria e dell'Impegno che si celebra il 21 marzo.

Sotto ogni arbusto è stata anche collocata una “Tavola della Legge” realizzata in legno dal professor Mauro Rizzo con il nome di una delle vittime. Tavola della legge che «nel tempo – spiegano dall’istituto – verrà assorbita dalla terra» dando nutrimento alle piante delle vittime di mafia in una sorta di circolarità virtuosa.

Un'altra immagine dell'iniziativa a Cagliari (foto concessa)
Un'altra immagine dell'iniziativa a Cagliari (foto concessa)
Un'altra immagine dell'iniziativa a Cagliari (foto concessa)

«In Sardegna ci sono oltre 200 beni sequestrati alla malavita e spesso assegnati ad associazioni di volontariato – spiegano i docenti Stefano Zorco e Gian Luigi Pittau - Questo giardino della legalità deve servire per rinascere e rialzare la testa col fine di liberarsi dall'oppressione delle mafie. Ricordare le vittime innocenti con l'inizio della primavera vuole anche dire ricordarle “vive”, come ci chiedono i loro familiari. Le mafie hanno cercato di annientarle e di cancellarle per sempre, ma l’impegno di tutti noi riesce a farle rinascere e a farle vivere ancora».

(Unioneonline/v.l.)

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