Sono circa 3mila i beni culturali, tra cui reperti archeologici, beni archivistico/librari, oggetti ecclesiastici e opere d’arte contraffatte, recuperati dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari in un anno di lavoro.

I dati sono stati sviscerati questa mattina dal soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, Maura Picciau, e dal Maggiore Paolo Montorsi.

Nel complesso sono state denunciate all’Autorità giudiziaria 52 persone.

Tra le principali operazioni concluse nel corso dell'anno il recupero di 596 reperti detenuti tra privati, tra cui anche bronzetti di epoca nuragica, gioielli e vasellame di vario tipo.

In un antiquario di Cagliari sono stati inoltre individuati 39 beni ecclesiastici rubati nel marzo 2018 nella chiesa campestre di "Centro 2 Sassu" di Arborea. I manufatti sono stati restituiti alla comunità parrocchiale a settembre, e chi li aveva venduti all'antiquario denunciato per ricettazione.

Infine è stato restituito all'Archivio Storico Diocesano di Cagliari un documento d'archivio del 1592. All'interno un Processo Canonico intitolato "Informacion recebida sobre la invencion y milagros de la santa imagen de la santissima virgen de buenayre", assieme alla traduzione in italiano di fine '800 - inizi '900 con cui l'Arcidiocesi di Cagliari riconobbe ufficialmente la storia e i miracoli attribuiti alla statua di Nostra Signora di Bonaria, custodita nell’omonima Basilica.

(Unioneonline/D)
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