Bartolazzi visita a sorpresa il Businco, lavoratori all’oscuro: «Negato il confronto, assessore inadeguato»
Sopralluogo per verificare le condizioni delle sale operatorie mentre si avvicina il trasferimento dei pazienti oncologici al San Michele: «Una cosa che sconcerta e indigna», attacca l’UsbPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bartolazzi visita a sorpresa il Businco ma non incontra i lavoratori e il sindacato.
A quanto si apprende, il sopralluogo dell’assessore, accompagnato dal Direttore Sanitario, era finalizzato a verificare le condizioni delle sale operatorie.
«Gradiamo questa assunzione di responsabilità, ma è inaccettabile che la visita si sia svolta senza comunicazioni ai lavoratori e al sindacato, impedendo di fatto un confronto e lasciando aperti interrogativi sulle conclusioni raggiunte», afferma Gianfranco Angioni, rappresentante regionale Usb Sanità.
Un duro attacco quello di Angioni, che denuncia «l'inadeguatezza di una figura istituzionale così cruciale nella gestione di un servizio fondamentale come quello dell'Ospedale Oncologico Businco». I lavori di ristrutturazione delle sale operatorie «non possono essere considerati come un semplice rifacimento, si parla della vita di pazienti oncologici, fragili». E il trasferimento delle sale al San Michele, previsto per i primi di gennaio, «sconcerta e indigna».
Un approccio «superficiale» e «totalmente inaccettabile» nei confronti dei pazienti, è l’affondo del sindacalista, che ribadisce la necessità di potenziare l’organico medico, infermieristico e di supporto. «È scandaloso continuare a fare promesse di miglioramenti mentre le esigenze fondamentali vengono sistematicamente ignorate».
L’Usb fa inoltre sapere di aver richiesto l’accesso agli atti relativi al progetto per le nuove sale operatorie, finanziato con 9 milioni dal Pnrr. «Necessario ottenere chiarezza nella gestione e nell’utilizzo di tali fondi», sottolinea, ribadendo la richiesta di utilizzare durante i lavori «spazi alternativi all’interno del Businco, affinché i pazienti non siano abbandonati a un destino incerto».
(Unioneonline)