“Vogliamo ricordare a tutte le istituzioni che hanno necessità di personale che si potrebbero risparmiare i soldi dei contribuenti, evitando di bandire ulteriori logoranti concorsi per cercare figure che già ci sono, professionisti preparati e motivati che hanno superato le selezioni e aspettano soltanto di essere chiamati”. A dirlo sono gli idonei delle graduatorie dei concorsi Laore, realizzati per reclutare istruttori e funzionari amministrativi. “Forse lei non sa della nostra esistenza – spiegano rivolgendosi al sindaco di Cagliari -, e purtroppo hanno perso la memoria la stessa Regione e le altre agenzie regionali”.

Affermazioni che arrivano in risposta alle parole pronunciate dal primo cittadino, Paolo Truzzu in occasione della festa del lavoro: “Alle nostre selezioni si presenta meno del 10% delle persone che hanno inoltrato la domanda. Nei giorni scorsi abbiamo chiuso una chiamata per 58 posti, se riusciremo ad assumere 10 nuovi dipendenti sarà un miracolo”. E aveva poi aggiunto: “La situazione dei concorsi è ancora peggiore, in realtà partecipa il 10% degli ammessi, insomma, tante persone convocate per la prova scritta non si fanno vedere. Con un costo in termini economici e di tempo incredibile”.

Ma le tante voci che si sono levate sottolineano un altro aspetto: “Non si può far passare il messaggio che i giovani, e ancora meno chi è più grande, rifiutino il ‘posto fisso’ perché preferiscono la libera professione: non è assolutamente così. Noi vorremmo tanto avere un contratto stabile e sicuro con una Pubblica amministrazione, una situazione che ci consenta di fare un progetto di vita”.

(Unioneonline)

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