Gli affitti brevi stanno stravolgendo il mercato immobiliare in numerose città italiane «ma per il momento a Cagliari non sono un problema perché per fortuna, o purtroppo, non abbiamo i numeri di altri centri italiani come Firenze.  Quindi per ora non cercheremo di limitarli. Potrebbe diventare però un opzione per il futuro». 

Questa la posizione del sindaco Paolo Truzzu, collegato con la trasmissione Tg2 Post durante la quale si è parlato delle dinamiche del turismo e delle loro distorsioni. Una di queste deriva dalle locazioni di breve e brevissimo periodo, con abitazioni trasformate in alloggi per turisti, con una duplice conseguenza: i prezzi salgono e gli immobili vengono sottratti alle famiglie, perché il mordi e fuggi rende di più. Questo  nell’immediato.

Poi c’è la lenta trasformazione del tessuto urbano e cittadino, che si adegua alle nuove esigenze (soprattutto nei centro storici), con il cambiamento dei servizi: spariscono quelli di prossimità come le botteghe e i piccoli negozi, per fare spazio a locali a disposizione di chi arriva pochi giorni per spendere. 

Un problema a Firenze (dove il sindaco Nardella ha posto il veto nell’area Unesco del capoluogo toscano)  ma non per Cagliari, almeno per ora: «Anzi: ci sono famiglie che hanno scoperto l’imprenditorialità diffusa, con la creazione di lavoro. Da noi», ha detto Truzzu, «gran parte dell’offerta di posti letto viene dal settore extralberghiero, anche se ci sono grandi catene che stanno investendo sugli hotel». 

Le presenze turistiche sono in crescita «anche rispetto al 2019», ha aggiunto il primo cittadino, «nonostante i prezzi esorbitanti dei trasporti. Offriamo tanto, quindi teniamo». 

Enrico Fresu

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