L’onda più bella l’ha cavalcata ieri. È quella della solidarietà, dell’inclusione, dell’amicizia in una giornata che il surfista Francisco Porcella non dimenticherà tanto facilmente.

Felice come un bambino, ha portato sul surf, facendo loro provare emozioni uniche, i ragazzi della Polisportiva Olimpia Onlus di Carlo Mascia ma anche di altre cooperative del territorio che si occupano di ragazzi disabili, autistici, down.

Le iniziative – L’occasione è stata l’iniziativa organizzata allo stabilimento Passaggio a Nord Ovest, nel tratto quartese del Poetto, che ogni estate accoglie circa un centinaio di disabili in uno spazio attrezzato con passerelle, sedie job e quant’altro, per stare insieme senza barriere.

Dopo la visita nei giorni scorsi del giocatore del Cagliari Gabriele Zappa, che ha portato magliette per tutti, ecco Porcella con la fidanzata Beatrice Giglio e il suo amico Marco Pulisci, che non si sono risparmiati regalando sorrisi, divertimento ed emozioni.

«Un’emozione grandissima grazie a Carlo Mascia e a tutti i collaboratori dell’Olimpia», ha commentato Porcella. «È bello vedere la felicità dei ragazzi e sentire che ti dicono “ti voglio bene”. Mi inorgoglisce infondere questa passione per il mare». Di ritorno dal Brasile «dove sono arrivato in semifinale in una gara di Bug wave surfing, di onde grandi», Porcella è tornato a Quartu, «che è casa mia visto che ho casa a Capitana» e intanto si prepara, «ad andare in Perù per altre gare prima dell’inverno alle Hawaii con tante competizioni che mi aspettano».

La festa  – E qui, nel mare del Poetto è festa grande tra le tavole da surf, la musica, i balli, i tuffi e gli schizzi. Alessandro 40 anni, non sta nella pelle. «Conoscevo Porcella, quando sale sulle onde sa emozionare. Anche noi voliamo quando facciamo sci nautico. Questa è una bella giornata. Io all’Olimpia mi trovo benissimo, ho trovato anche la fidanzata». Accanto a lui Roberto che di anni ne ha 45: «Chi se lo aspettava di poter andare sulla tavola con un campione come Porcella. Ringraziamo tutti per l’opportunità che ci è stata data». Seduto all’ombra del chiosco, Carlo Mascia guarda i suoi ragazzi e si commuove: «In questi 40 anni ho dato tanto per loro e adesso che cinque anni fa sono stato colpito da una terribile malattia, sono loro che si prendono cura di me. Questa di oggi è soltanto una delle tante iniziative che ho sempre cercato di creare per dare un’opportunità di svago alle persone disabili più povere. Non devono stare chiuse dentro centri e strutture ma trovare nello sport un’occasione di inclusione sociale».

Lo stabilimento – E lo stabilimento Passaggio a Nord Ovest dà la possibilità a tante associazioni di poter vivere il mare. «Accogliamo in media un centinaio di disabili che fanno attività sportiva», spiega il gestore Gigi Carta. «L’idea della giornata con Porcella è di Carlo Mascia e dell’Olimpia Onlus e noi l’abbiamo accolta con gioia. Abbiamo passerelle, sedie job, tutto quello che serve».

Tra i più contenti c’è Francesco 20 anni arrivato con il centro diurno Controvento: «Sono un nuotatore», comunica sicuro. Più timida Silvia 33 anni: «Qui stai con tanti altri amici». Tutti insieme, in un posto dove i problemi e le difficoltà per qualche ora restano lontani.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata