Apre a Cagliari il centro di ascolto diocesano – il primo in Sardegna su 125 in Italia -, un servizio per supportare minori e famiglie studiato dalla Diocesi per creare una grande alleanza per contrastare il fenomeno di abusi e maltrattamenti sui minori in ambito ecclesiale e in altri contesti a partire da quello familiare.

L’arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, Giuseppe Baturi, ha annunciato tra le azioni di contrasto alla violenza anche la nascita di un osservatorio che coinvolge l'Università per aggregare i dati ed evidenziare il contesto in cui avvengono i fatti. Di questo è altro si è parlato nel corso di un convegno che si è tenuto nell'Aula magna del Seminario arcivescovile: “La tutela delle persone di età minore nelle relazioni educative”, promosso dalla Diocesi del capoluogo sardo e dal Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, in collaborazione con Giulia giornaliste Sardegna, Casa Emmaus, Ordine regionale dei giornalisti e Ordine degli avvocati. 

I NUMERI – “Crescono gli abusi su internet, non diminuiscono le violenze in presenza per lo più in ambito familiare, e le più vittimizzate sono le bambine, la fascia con il più alto numero di vittime è quella sotto i 14 anni”, ha rilevato Fabrizio Mustaro, dirigente della Squadra mobile della Questura di Cagliari.

In Italia, nel 2021, sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento del 47% rispetto all'anno precedente (3.243). In crescita anche il numero dei minori adescati sul web da parte di adulti, 531, in maggioranza di età inferiore ai 13 anni (quasi il 64% nella fascia 10-13 anni), ma crescono pure i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0-9 anni (32 casi).

Per la Sardegna, secondo i dati forniti dalla Questura, nel 2021 i reati che hanno colpito i minori sono: la violenza sessuale con 20 casi, stesso numero del 2020; l'abuso dei mezzi di correzione con 8 casi contro i 3 del 2020 (+166%); la pornografia con 3 episodi (+50% rispetto al 2020) e l'abbandono di minori con 15 casi contro gli 8 del 2020.

Quest’anno, solo nei primi 4 mesi, le violenze sessuali sono state già 6, tre i casi di abbandono di minori, 1 caso di abuso di mezzi di correzione e 2 di pornografia minorile.

(Unioneonline/s.s.)

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