Cagliari ha ospitato, questa mattina al padiglione Mediterraneo della fiera, l'ottava conferenza regionale sulla cooperazione internazionale di polizia.

Ha presieduto l'incontro il prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della pubblica sicurezza, con la partecipazione dei vertici della Magistratura, delle forze di polizia della regione, e del direttore dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione per le forze di polizia, prefetto Maria Teresa Sempreviva.

La finalità di questi appuntamenti è quella di presentare il sistema di cooperazione internazionale di polizia, che ha il suo punto di contatto nazionale nello SCIP, con la forza dei suoi canali di comunicazione, di interoperabilità delle banche dati e la connessione diretta con le agenzie Interpol ed Europol.

Rizzi ha sottolineato: "Il senso e la finalità di questo ciclo di conferenze è quello formativo, ovvero di far conoscere gli strumenti della cooperazione internazionale di polizia e il loro ventaglio di possibilità e finalità strategico/operative per contrastare le varie minacce criminali. Oggi non esiste più un crimine delimitabile territorialmente, ad esempio il cybercrime è di per se un crimine senza territorio fisico".

"Il nostro passato - ha aggiunto - è fatto di sfide di sicurezza interna come la criminalità organizzata, gli anni del terrorismo politico e le sue stragi, ora, dopo un percorso di trasformazione anche a livello giuridico, siamo di fronte a sfide divenute globali. Questa globalizzazione delle minacce criminali, terrorismo, traffico di droga, tratta di esseri umani viene contrastata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza attraverso l'operato del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della sua rete di esperti per la Sicurezza dislocata nel mondo, che condensa in se le specificità tecnico/operative delle quattro forze di Polizia".

(Unioneonline/s.s.)
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