Abbanoa nella bufera. È illegittima la gestione attuale del servizio idrico della Sardegna?

Sì, secondo l'Authority della Concorrenza, che dice alla Regione di cedere il 100% delle azioni della società ai Comuni e sostiene che gli enti locali devono anche nominare i vertici.

Replica l'assessorato ai Lavori pubblici: "La pratica è chiusa da tempo, l'Agcm non ha alcun potere di enforcement".

Tutto nasce da due segnalazioni fatte da 23 consiglieri regionali di maggioranza e opposizione guidati da Antonio Gaia (Upc).

La prima, appunto, all'Antitrust (che ha pubblicato ieri il parere), la seconda all'Autorità nazionale anticorruzione, che dovrebbe esprimersi entro l'estate. "Il governo dell'acqua in Sardegna è fuori legge. La Regione ha 45 giorni per cedere le sue quote ai comuni e revocare le nomine gestionali e di controllo, dopodichè scatteranno le sanzioni e saranno pesantissime. La decisione dell'autorità della concorrenza rappresenta la conferma di una gestione scandalosa dell'acqua in Sardegna con Abbanoa che ha trasformato, con la regia della regione, la società idrica in un vero e proprio carrozzone politico", sottolinea il deputato di Unidos Mauro Pili.

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