Archiviato un semestre da bollino rosso dal punto di vista degli apporti pluviometrici, settembre, forte di rapidi passaggi perturbati, si appresta ad interrompere il trend negativo.

Una boccata d'ossigeno nella lotta alla siccità soprattutto sui settori centro settentrionali dell'Isola, specialmente esposti alle correnti occidentali, dove gli accumuli mensili risultano anche superiori alle medie climatologiche.

Tra le località più umide, appartenenti alla rete di rilevamento Sardegna Clima e Arpas, emergono Milis con 74,4 mm (contro una media di 31,1 mm), Santa Giusta con 62,4 mm (contro una media di 38 mm), Oristano con 61,2 mm (contro una media di 38 mm), Bosa con 60,8 mm (contro una media di 40 mm), Sassari con 57,2 mm (contro una media di 39 mm), Tempio con 55,4 mm (contro una media di 42 mm), Badesi con 55,2 mm (contro una media di 38 mm), Arborea con 55 mm (contro una media di 38 mm), Meana Sardo con 54,4 mm (contro una media di 41 mm) e Ollolai con 53,6 mm (contro una media di 50 mm).

Le località più secche, in virtù di un mese dominato da correnti occidentali, sono tutte situate sui settori meridionali e orientali, dall'Ogliastra in giù.

Notevole il dato di Dorgali con 0,4 mm (contro una media di 52 mm). Seguono con un magro bottino Chia con 4 mm (contro una media di 35 mm), Geremeas con 4,6 (contro una media di 38 mm), Quartu Sant'Elena con 7,2 mm (contro una media di 36 mm), Macchiareddu con 8,2 mm (contro una media di 36 mm), Silius e Cagliari con 9 mm (contro una media, rispettivamente, di 42 mm e 36 mm), Quartucciu con 9,3 mm (contro una media di 36 mm), Domusnovas con 10 mm (contro una media di 39 mm) e Lanusei con 11,2 mm (contro una media di 42 mm).

Purtroppo le indicazioni che arrivano dai modelli a lungo termine non sono buone.

Sul comparto occidentale europeo andrà ad instaurarsi un coriaceo blocco anticiclonico, supportato da aria calda sub tropicale, che si estenderà fino alle isole britanniche impedendo alle perturbazioni atlantiche foriere di precipitazioni abbondanti e ben distribuite sul territorio di entrare sul Mediterraneo.

Non solo la Sardegna, ma tutti i settori tirrenici italiani potranno andare incontro a un periodo particolarmente avaro di precipitazioni lungo almeno una decina di giorni.

Potranno invece beneficiare di qualche precipitazione i settori adriatici che resteranno a lungo esposti a sbuffi instabili di aria fresca provenienti dai Balcani.

Occasionalmente questi flussi potranno spingersi fin da noi ma saranno in grado di produrre al più temporali estremamente localizzati.

Una situazione di blocco che dovrebbe mantenersi tale almeno per buona parte della prima decade di ottobre.

LE PREVISIONI METEO DI DOMANI, 29 SETTEMBRE - VIDEO:

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