I Comuni di Curcuris, Ales e Pau, in collaborazione con i rispettivi servizi bibliotecari, l’Istituto comprensivo di Ales e le associazioni locali (Associazione casa natale Antonio Gramsci, Associazione turistica pro loco Curcuris), presentano la prima edizione del “Festival del Monte Arci – Letture dai margini”. Sarà un percorso culturale che intreccia parole, musica, paesaggi e riflessioni civili.

“Il titolo del festival – commentano gli organizzatori - nasce dal desiderio di esplorare la marginalità intesa non come limite ma come punto d’osservazione individuale, collettivo e, soprattutto, privilegiato. Le storie di marginalità parlano di chi, per condizioni personali, sociali, territoriali o economiche, è assegnato a una posizione di esclusione e di invisibilità nel contesto storico attuale. Il festival nasce proprio da questa consapevolezza: la marginalità può essere centralità, è anche centralità”.

Il Monte Arci diventa così il simbolo e lo sfondo di un dialogo tra comunità, libri e territori. Le attività si svolgeranno, infatti, nei tre paesi promotori, valorizzando biblioteche, scuole, spazi pubblici e ambienti naturali, in un’ottica di rete e di condivisione culturale e intergenerazionale.

Negli incontri di questa prima edizione si parlerà di migranti, della realtà sociale dell’Angola e della situazione che devono affrontare in Italia le persone private della libertà. Le iniziative si svolgeranno ad Ales e a Curcuris rispettivamente sabato 15 novembre e domenica 7 dicembre.

Gli appuntamenti di sabato 15 novembre, ad Ales, sono previsti nella Casa natale di Antonio Gramsci, in corso Cattedrale. Alle 10.30 lo scrittore ed educatore torinese Fabio Geda incontrerà i ragazzi e le ragazze della scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto di Ales.

Alle 17, lo stesso Geda, in dialogo con la professoressa Valeria Camboni, presenterà La casa dell’attesa”. Nel libro l’autore racconta il lavoro di un gruppo di medici italiani e le storie di donne e uomini angolani il cui destino è stato trasformato dall’incontro con quei medici e con l’organizzazione cui appartengono, “Medici con l’Africa Cuamm”.

Alle 18.45, il live set della cantautrice algherese Claudia Crabuzza (voce e chitarra), accompagnata all’organetto da Dilva Foddai. Voce della storica band Chichimeca, nel 2016 pubblica il suo primo disco da solista, “Come un soldat”, e vince la targa Tenco per il Miglior disco in dialetto e lingue minoritarie. Nel 2024 esce il libro L’eredità delle donne di Casa Lussu da cui nasce un reading che sta riscuotendo un’ottima accoglienza da parte del pubblico.

© Riproduzione riservata