Sabato 9 novembre a Pau arte e ossidiana si incontreranno. Una giornata per raccontare la storia dell'oro nero del Monte Arci, pietra e passato, che saranno reinterpretati dalla designer e architetto Paulina Herrera Letelier, nata in Cile, cresciuta in Messico e trasferitasi in Sardegna da più di dieci anni.

Il suo progetto, nuova tappa della rassegna "Ossid_Azioni" promossa dall'associazione Menabò, che gestisce il museo dell'ossidiana, si chiama "Pietra nera e tracce di pietra nera". Herrera ha vinto il bando del Comune di Pau per la realizzazione di due opere murarie sull'oro nero nel centro abitato. Murales che saranno presentati sabato alle 17,30 nella piazza Funtanedda e in via degli Ulivi.

"Nelle due opere di grandi dimensioni un nuovo approccio al muralismo", hanno spiegato Giulia Balzano e Maria Cristina Ciccone, dell'associazione Menabò, "la pittura lascia spazio alla tridimensionalità, i piani cambiano e anche il punto di vista".

Il sindaco di Pau Franceschino Serra ha aggiunto: "Anche il nostro progetto di riqualificare, ornare e abbellire il nostro centro urbano non può prescindere dalle iniziative di valorizzazione e promozione della nostra ossidiana. Non sono semplici murales, ma opere d'arte, espressione contemporanea della nostra storia e della nostra cultura".

Alle 18 vernissage e inaugurazione della mostra della Herrera nel museo "Set me free", curata da Chiara Manca e visitabile sino all'8 dicembre. Trenta opere dell'artista, "che riprendono lo stesso discorso e linguaggio", hanno chiuso Ciccone e Balzano.
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