Le nomine decise dall’assemblea degli azionisti non possono essere cambiate dai vertici di una società. Invece in Sardegna è successo e per bloccare l’operazione sono dovuti intervenire due giudici: prima quello del registro delle imprese e poi quello civile. Entrambi di Nuoro. Perché la causa riguardava le nomine del collegio dei sindaco di Abbanoa, che ha sede nel capoluogo barbaricino.

La vicenda è stata ricostruita dall’ex assessore ai Lavori pubblici della giunta Pigliaru, Paolo Maninchedda, che quando era in carica ha affrontato spesso i drammi della società di gestione del servizio idrico. E oggi scrive, sarcasticamente:  “Siamo ad Abbanoa o a Port Royal, la capitale dei Pirati dei Caraibi del Seicento?”. 

Tutto nasce nell’assemblea dei soci, quindi sindaci, del 24 settembre 2021: tra i punti all’ordine del giorno c’era anche l’elezione del collegio dei sindaci della Spa. Il verdetto: eletti Maria Laura Vacca, Maria Giovanna Angius e Franco Pinna. Il verbale deve essere certificato da un  notaio. Succede il 12 ottobre davanti a  Gianluigi Cornaglia di Tortolì. Ma il presidente di Abbanoa, Franco Piga, intanto pare abbia effettuato delle verifiche. E sarebbero emerse “irregolarità relative all’accreditamento degli azionisti Comune di Olbia e Comune di Sant’Antioco, in quanto mancavano gli originali delle deleghe sottoscritte dal legale rappresentante di ciascun ente che autorizzavano il designato delegato a partecipare all’assemblea, e alla sottoscrizione della scheda di voto dell’azionista Comune di Cagliari, riferibile a persona diversa dal  soggetto delegato, regolarmente registrato ed accreditato”.

Il presidente di Abbanoa, con gli uffici, avrebbe quindi effettuato il ricalcolo dei voti e decretato l’elezione di Maria Laura Vacca,  Franco Pinna e Francesco Salaris. Quest’ultimo poi eletto presidente dell’organo di controllo, in successiva assemblea. Tutto riversato in un verbale dal quale il notaio prende le distanze. 

L’esclusa dalla partita, Maria Giovanna Angius, non ci sta e presenta ricorso. Risolte alcune questioni di competenza territoriale (era andata a Cagliari, doveva rivolgersi a Nuoro) ha vinto due volte. 

 In prima battuta il giudice del registro delle imprese le dà ragione e annulla tutto, compresa la nomina di Salaris alla presidenza del collegio. Abbanoa va davanti al tribunale ordinario, contestando il primo verdetto, ma il tribunale civile smonta il doppio verbale, anche se conferma Salaris alla presidenza perché votato in altra assemblea. 

Quindi: la procedura decisa da Piga era irregolare. L’atto pubblico che riporta le sue dichiarazioni “non è  riconducibile allo schema dell’atto previsto dalla legge”. 

(Unioneonline/EF)

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