I consumi sono presunti, la stangata è reale. Sono pesanti, e molto, per bilanci familiari in crisi, le bollette che Abbanoa sta recapitando nelle case di molti sardi.

L’AMMISSIONE - Ad ammetterlo è la stessa società di gestione del servizio idrico, che nelle note di accompagnamento ai bollettini di pagamento segnala che “l’importo di questa fattura è superiore” anche “del 150% rispetto all’addebito medio degli ultimi 12 mesi”. Per questo viene concessa ai destinatari la possibilità di rateizzare gli importi richiesti. Si parla di somme rilevanti.

LE SOMME - Una famiglia di Pirri deve versare 558 euro entro il 20 ottobre. A una coppia residente in via Bacaredda, sempre a Cagliari, sono stati chiesti 800 euro. Non due casi isolati. Altri esempi arrivano da Carbonia.  Qui Abbanoa è arrivata a pretendere 861 euro riconoscendo che l’importo “supera dell’80%” la media dell’ultimo anno. Ma anche 747 euro, da versare entro il 25 di questo mese: una volta e mezzo la media dell’anno. Tutte bollette in acconto, è messo nero su bianco. Cioè per consumi ipotizzati, non ancora goduti.

LE INTERROGAZIONI - Che sia un problema generalizzato è dimostrato dal fatto che il caso è finito al centro di ben due interrogazioni, politicamente trasversali. La prima è stata depositata in consiglio comunale a Cagliari da Anna Puddu (Progressisti), l’altra in Consiglio regionale da Fabio Usai (Psd’Az). Entrambi si sono visti consegnare le bollette da cittadini disperati. E chiedono conto ai rispettivi enti di governo.

CAGLIARI – “Sembrerebbe che ad un numero cospicuo di famiglie cagliaritane siano state recapitate bollette relative al consumo idrico da parte di Abbanoa Spa con cifre esose e non sostenibili”, scrive Puddu, “con una variazione media tra 500/800 euro a nucleo familiare sulla base di un consumo presunto e non effettivo”. La consigliera si rivolge al sindaco Paolo Truzzu, azionista di Abbanoa con il suo Comune, per sapere come sia stato possibile e se siano stati rispettati i parametri sulla fatturazione imposti da Arera.

CONSIGLIO REGIONALE - Usai, invece, si rivolge al presidente della regione Christian Solinas e all’assessore ai Lavori pubblici Aldo Salaris, competente su Abbanoa, per chiedere se conoscano “le cause alla base di questi rincari”, e affinché “intervengano con tutti i mezzi a propria disposizione o promuovendo qualsiasi altro strumento, da ideare e introdurre anche in sede legislativa, per limitare l'impatto delle bollette sulle famiglie”.

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