Parigi, al Centre Pompidou l'evento del dopo Olimpiadi: la mostra per i 100 anni del surrealismo

12 settembre 2024 alle 20:02aggiornato il 12 settembre 2024 alle 20:05

A Parigi è l'evento culturale della rentrée, al termine di un'estate consacrata ai Giochi Olimpici. Al Centre Pompidou, l'opera progettata da Renzo Piano e Richard Rogers, si rende omaggio al surrealismo per celebrare i 100 anni del movimento artistico fondato da Andrè Breton. Un percorso attraverso gli "allucinati ragionamenti" di artisti  che hanno segnato profondamente la cultura del Novecento nelle sue molteplici manifestazioni.

Nella sua forma di labirinto la mostra abbraccia temi e provocazioni del surrealismo che, come di legge nel primo Manifesto del 1924 (i visitatori possono ammirare l'originale)  è un “automatismo psichico puro per mezzo del quale ci si propone di esprimere, o verbalmente o per iscritto o in qualsiasi altro modo, il funzionamento reale del pensiero. Dettato del pensiero, in assenza di ogni controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”.

Nelle sale del Beaubourg tanti celebrati maestri, influenzati da Freud e dagli studi sulla psicoanalisi, che hanno creato un'arte libertaria e gioiosamente controcorrente: oltre a Breton, Max Ernst, Dorothea Tanning, André Masson, Yves Tanguy, René Margritte (con il suo straordinario "L'empire des lumieres"), Salvador Dalì (c'è il suo telefono afrodisiaco), Giorgio De Chirico (presente "Chant d'amour"), Joan Miro (con "Le chien aboyant à la lune"). Una gloriosa avanguardia. Tutto questo sino al prossimo 13 gennaio. Inutile dire che la mostra vale un viaggio a Parigi.