Una mattinata per gli studenti delle scuole del territorio di Barumini da vivere immersi tra i reperti archeologici appena recuperati e approfondire il lavoro degli esperti nelle operazioni di restauro in una realtà unica in Sardegna, a due passi da importanti siti archeologici come il nuraghe Unesco di Su Nuraxi.

La seconda edizione di “Restauri Aperti” la giornata organizzata dal Comune di Barumini, dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura e dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna è questo, ma anche la possibilità di  far conoscere al pubblico i segreti del restauro archeologico tra materiali ceramici, litici e bronzei provenienti da scavi e recuperi effettuati a Barumini e nei territori circostanti, programmati dalla Soprintendenza.

L’appuntamento di giovedì 21 settembre a Barumini è solo una delle tappe di un percorso nato da lontano e che ha ancora tanta strada da fare.

L’iniziativa ha permesso di portare avanti un programma di cooperazione tra gli enti, con l’obiettivo di rafforzare il lavoro all’interno del laboratorio di restauro di Barumini, dotata di macchinari e strumentazione idonea alla salvaguardia, conservazione e tutela del patrimonio storico, artistico ed architettonico.

L’appuntamento di giovedì a Barumini, oltre che guardare ai più giovani, sarà occasione per approfondire anche altri risvolti del restauro grazie all’incontro serale (dalle ore 18) con gli esperti del settore. Partecipano, tra gli altri, Michele Zucca, sindaco di Barumini; Monica Stochino, soprintendente della Soprintendenza Archeologia per la città metropolitana di Cagliari e Oristano e Sud Sardegna; Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura; Gianfranca Salis, coordinatore area funzionale del Patrimonio Archeologico Soprintendenza Archeologia; Caterina Lilliu, CdA Fondazione Barumini Sistema Cultura.

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