La Sardegna è ricchissima di biodiversità e inoltre, con riferimento alla flora autoctona, è oggetto di grande interesse anche a livello internazionale, con diversi e notevoli risvolti di carattere sia scientifico che economico.

Si pensi, ad esempio, alla presenza di molecole esclusive che le piante endemiche sarde (con proprietà officinali) possiedono ed ai risvolti applicativi che queste potrebbero avere in vari campi (farmaceutico e cosmetico).

Le piante officinali quindi, pur essendo un settore di nicchia, sono un elemento agronomico strategico di grande importanza, per la conservazione della biodiversità isolana ma anche in termini di potenzialità di sviluppo economico e sociale del territorio.

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L’idea è quella di realizzare un evento (della durata di un week end nel periodo primaverile), articolato in diverse tematiche e fasi finalizzato a creare interrelazione e contatto tra i diversi attori protagonisti del settore delle piante ed erbe officinali, per contribuire ad una crescita economica sostenibile del territorio.

L’iniziativa intende in particolare:

a) Attivare strategie capaci di favorire il rapporto fra piante officinali e: - tutela della biodiversità – ricerca - sviluppo locale e occupazione.

b) Favorire una efficace informazione su potenzialità del settore e possibili ricadute.

Herbaria: due giorni di Festival tra erbe, grani, tradizione e innovazione

Sabato 31 maggio e domenica 1° giugno a Soddì, piccolo borgo nel Guilcier - Barigadu, appuntamento con una rosa variegata di relatori, tavole rotonde, laboratori dimostrativi.

Tema centrale: la cura del territorio e le nuove prospettive per rivitalizzare suoli e tessuti sociali. Chentu Zenias, Associazione culturale ricreativa sportiva ha coinvolto docenti ed esperti del territorio ma anche di altre regioni d’Italia per un mosaico comunicativo rivolto sia ai privati cittadini sia agli imprenditori e agli amministratori locali.

In un’epoca in cui le tematiche ambientali sono centrali, si vuole testimoniare come piccoli atti pratici possano diventare abitudini quotidiane capaci di innescare grandi cambiamenti.

Riappropriarsi del cibo locale, anche con la raccolta rispettosa di erbe spontanee e officinali, fonte di fitocomposti, di nutrienti e di microrganismi selvaggi così amati oggi dalla scienza dell’alimentazione e della gastronomia, va di pari passo con la riscoperta di tecniche e tecnologie del passato, quanto mai attuali perché a basso impatto. In allegato il programma dettagliato.

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