Durante l’età bizantina la Marmilla rivestì un ruolo di primo piano nel controllo e nel raccordo dei movimenti di merci e genti tra l’entroterra e le realtà urbane della Sardegna centrale e meridionale. Questo grazie allo sviluppo di una rete di insediamenti sparsi a vocazione agricola, sorti sulle antiche strutture di età nuragica o sulle vestigia delle ville padronali di età romana.

Questo spaccato sul passato della Marmilla è solo una piccolissima parte della storia che si cela dietro l’evoluzione del territorio che circonda Barumini e i suoi siti. A raccontarne il percorso nei secoli e come il paesaggio stesso è mutato nel tempo sarà Marco Muresu nella terza serata dedicata a “Incontri culturali a Barumini”. L’appuntamento è per venerdì 8 marzo, dalle ore 17.15 al centro G.Lilliu.

Durante la conferenza intitolata la Marmilla in età Bizantina, Muresu con i suoi ospiti si focalizzerà su come una analisi sistemica dei dati archeologici dal territorio dimostra che il suo sfruttamento fu condotto all’insegna della continuità, nel rispetto e nella valorizzazione dei suoi punti strategici da parte delle comunità umane che, nel corso dei secoli, vissero in Marmilla plasmandone il paesaggio.

“Incontri culturali a Barumini” è il ciclo di appuntamenti organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, all’interno del percorso di formazione del proprio personale e rappresenta un momento importante per confronti e approfondimenti sui tanti temi che ruotano attorno alle mille sfaccettature di archeologia, storia e cultura della Sardegna nuragica.

Anche l’appuntamento di venerdì è aperto alla partecipazione di tutti ed è gratuito.

Per informazioni: https://www.fondazionebarumini.it/it/news/la-marmilla-in-eta-bizantina-al-centro-del-terzo-appuntamento-con-incontri-culturali-a-barumini/

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