Sui campi di Monte Urpinu, dall’uno al sette maggio, gli appassionati della racchetta potranno ammirare uno spettacolo unico, grazie all’evento premium della neonata categoria Challenger 175. Vi spieghiamo perché…

“Non te lo puoi proprio perdere”. Quante volte abbiamo ascoltato qualcuno fare uso di questa abusata espressione per poi trovarci delusi da chi ci aveva mal consigliato. Questa volta però è diverso. Se amate lo sport ideato nel lontano 1873 dal maggiore Walter Clopton Wingfield, infatti, c’è un evento che proprio non potete lasciarvi scappare e il perché è presto detto.

Intanto, quello che andrà in scena dall’uno al sette maggio nello splendido scenario del Tennis Club Cagliari è una primizia tra le più prelibate. Il grande tennis torna in Italia con l’esordio europeo della nuova categoria “Challenger 175” - già soprannominata “Super Challenger” - pensata dall’Atp proprio per offrire grande spettacolo, permettendo a giocatori di ranking molto alto di prendere parte a tornei che, fino allo scorso anno, erano loro vietati. Una vera e propria rivoluzione che nasce dall’esigenza di creare per i top player una nuova opportunità, nella seconda settimana di alcuni Masters 1000 (nel caso del torneo isolano, quello di Madrid). Per renderlo possibile, l'Atp ha eliminato la restrizione sui top 50, tanto che a livello teorico, al “Sardegna Open” si potrebbe avere un tabellone con tutti gli iscritti per diritto di classifica dentro ai top 30.

Lasciando da parte il condizionale, già oggi il main draw del torneo sardo è di quelli da soddisfare i palati più fini, ovviamente al netto dei risultati che usciranno della prima settimana nel Masters 1000 spagnolo. Se a guidare il seeding c’è il 26enne croato Borna Coric, già alle sue spalle, tra gli iscritti, troviamo il numero 20 Atp Lorenzo Musetti, un talento che da solo vale il prezzo del biglietto. E, per restare in tema di stelle azzurre, in tabellone ci sono anche Lorenzo Sonego e Marco Cecchinato. In tema “Next Gen”, gli spettatori potranno ammirare un campioncino dal sicuro avvenire, la sorpresa degli ultimi Australian Open Ben Shelton, ventenne di Atlanta che sta scoprendo il fascino della terra rossa. E, sempre in tema di americani, ci sarà da divertirsi parecchio anche con il serve and volley di Maxime Cressy, fra gli ultimi esponenti di una specie in estinzione.

E questo ci porta dritti al terzo motivo per cui sarebbe imperdonabile lasciarsi scappare il torneo che ha sede nel complesso tennistico di Monte Urpinu. Il livello tecnico di questi “175” è molto simile a quello di un Atp 250 proprio perché questa categoria di tornei è stata pensata con l'obiettivo di far giocare i big, evitando loro pause troppo lunghe in vista dei grandi eventi del Tour. Che tradotto significa che tutto è possibile. Anche la sorpresa più impronosticabile potrebbe materializzarsi all’ultimo momento in Sardegna. Come accaduto a Phoenix, in Arizona, torneo a cui ha preso parte, dopo essere stato sconfitto all’esordio di Indian Wells, anche l’azzurro Matteo Berrettini. Resta solo il  divieto assoluto di partecipazione per i top 10, per tutti gli altri - ad oggi ad esempio tra la 14esima e la 16esima posizione del ranking Atp troviamo Nadal, Hurkacz e Zverev - le porte del Tc Cagliari sono potenzialmente aperte.

Il quarto motivo ha un sapore più romantico perché il torneo del capoluogo sardo si giocherà all'interno di un circolo, cosa che piace sempre tanto ai giocatori, come si vede a Monte Carlo o, questa settimana, a Barcellona. Rispetto ai tornei nei grandi stadi, come Indian Wells e Miami, oppure a quelli nei freddi e asettici palasport, gli appuntamenti nei circoli di tennis danno ai big la sensazione di tornare un po' bambini, ai tempi in cui potevano sdraiarsi su una poltroncina, scambiare qualche chiacchiera con i soci del club, aspettando il loro turno di scendere in campo, mantenendo tuttavia tranquillità e privacy.

E veniamo al quinto e ultimo motivo per non perdersi questo spettacolo: la location. Il Tennis Club Cagliari è immerso nella suggestiva oasi verde del colle di Monte Urpinu. Con i suoi 13 campi da tennis, nell’oltre mezzo secolo di attività, il club sardo ha ospitato sei sfide dell’Italia in Coppa Davis (memorabile resta il match vinto nel 1990 da Paolino Canè su Mats Wilander) e la finale, vinta dalle azzurre, di Fed Cup 2013. Oggi, in vista del “Super Challenger”, al circolo cagliaritano è in atto un importante intervento di ammodernamento, con l’obiettivo di rendere la struttura ancora più accogliente e consentire al pubblico di seguire al meglio i match. Una nuova tribuna del Campo 14 consentirà l’accesso agli appassionati dotati del semplice biglietto Ground e poi un’interessante novità anche sul campo 13, soprattutto per i più piccoli, grazie ad un “Kids Village” destinato ad accogliere un migliaio di ragazzi ogni giorno.

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