Il 50 per cento del territorio sardo è a rischio inaridimento. L’allarme siccità in Italia viene lanciato in occasione dell’incontro “Sapiens Tecnologici” tra Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, e i massimi esperti di clima, acque, agricoltura e tecnologie. A pesare è il trend negativo, che si stima sia peggiore del 2016-2017, delle precipitazioni degli ultimi mesi. Si è passati da 40 a oltre 150 giorni l'anno senza piogge.

I fiumi sono in gravissima crisi di risorsa, mentre al Sud e nelle isole l'aumento di aree in aridità è ormai costante come lo stato di severità idrica. L'Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica (Anbi), su dati Cnr, ha proiettato il "rischio di inaridimento sul 70% dei suoli agricoli disponibili della Sicilia, 58% del Molise, 57% della Puglia, 55% della Basilicata, fra il 30% e il 50% di Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo e Campania, e quote minori nelle altre regioni".

L’allarme rosso riguarda in particolare Agrigento, Siracusa, Reggio Calabria, Potenza, Bari, Foggia, Sassari.

Curcio ha avvertito che in Italia è urgente intervenire su "previsione, prevenzione e gestione dell'emergenza acqua", vanno implementati "i sistemi di approvvigionamento idrico basandosi su una combinazione di interventi infrastrutturali nel medio/lungo termine (riduzione delle perdite di rete, efficientamento degli impianti, aumento delle interconnessioni, costruzione di nuove infrastrutture, piccoli invasi)". 

(Unioneonline/s.s.)

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