Le prenotazioni con largo anticipo ormai sono merce rara e anche per queste feste pasquali chi non ha già le camere occupate, attende i giorni a ridosso delle vacanze per "pesare" l'inizio della stagione turistica.

Il vero obiettivo resta però l'estate e tutti gli operatori del turismo nell’Isola sono concordi nel dire che le previsioni sono più rosee del 2021, con qualcuno che parla di vera e propria rinascita, “con numeri simili al 2012, un anno d'oro per il settore sardo”.

Carlo Amaduzzi, presidente regionale di AssoHotel, l'associazione degli imprenditori d'albergo di Confesercenti, non ha dubbi: “Per le feste pasquali non abbiamo buone notizie mentre da fine mese e sino a settembre abbiamo davvero tantissime prenotazioni”. La spiegazione? “In questo periodo il fattore guerra sta incidendo, così come i voli ‘congelati’ dalle compagnie aeree. Comunque in generale abbiamo sempre lavorato pochino questi due giorni e lo dimostra anche il numero di strutture ancora chiuse, anche perché non si trovano dipendenti”.

Da qui a qualche settimana però, a sentire Amaduzzi, il boom sembra assicurato: “Le prospettive per quest'estate sono di un ritorno ai numeri record del 2012; abbiamo tantissime prenotazioni, davvero incredibile. Forse perché, proprio a causa della guerra, la Sardegna viene vista come la meta più esotica e lontana dal conflitto. E parlo da fine aprile a ottobre, con una stagione quindi che si sta allungando”. 

NEGLI AGRITURISMI – Va bene agli agriturismi sardi, che a Pasqua e Pasquetta non hanno più un tavolo libero. Almeno a sentire Michelina Mulas, presidente di Terranostra, associazione di Campagna Amica con oltre 200 iscritti. “Io stessa per la mia struttura continuo a ricevere una quarantina di chiamate al giorno per prenotare uno dei 110 posti pur essendo piena ormai da due settimane. Ma come me tantissimi altri associati, dal Nuorese e Sassarese sino al Sud Sardegna”. 

Un risultato eccezionale, “simile al record che abbiamo avuto nel 2019, niente a paragone con gli ultimi due anni dove la pandemia ha invece segnato il crollo delle prenotazioni, con i telefoni che non squillavano mai. Mai visto davvero un movimento simile”. 

(Unioneonline)

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