"L'area euro cresce al 5%, è atteso un rallentamento nel quarto trimestre. L'Italia ha avuto un secondo e terzo trimestre più favorevole delle attese, la crescita acquisita alla fine di settembre è del 6,1%" laddove nella "Nota di aggiornamento al Def avevamo indicato il 6%". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia Daniele Franco al termine dell'Ecofin, a Bruxelles, spiegando che la crescita nell'ultimo trimestre "anche per l'Italia sarà meno forte ma chiuderemo l'anno comunque sopra il 6,1%".

L’esponente del governo Draghi ha spiegato che gli impegni che il nostro Paese ha preso nel suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2021 saranno rispettati.

Al momento ne mancano 23 sui 51 prefissati – da centrare entro l’anno – ma, assicura il titolare del Mef, "tutto l’esecutivo è in prima linea nel monitoraggio" dei progetti. L’Italia ha già ricevuto dall’Ue la prima tranche di finanziamenti, pari a 24,9 miliardi di euro.

Tutti i Paesi Membri stanno vivendo una decisa ripresa economica, ma ci sono alcune incognite all'orizzonte. In primo luogo, l’aumento dei contagi nel Vecchio continente, ma anche l'incremento dell’inflazione, con il boom dei prezzi dell'energia degli ultimi mesi.

Alla riunione, ha evidenziato Franco, sono emersi "una forte preoccupazione e un significativo allarme" sull'andamento della curva dei casi e sui possibili effetti sulla ripresa. Al momento, aggiunge, “la crescita dell'eurozona sarà superiore al 4%: l'area ha recuperato i livelli pre-crisi a livello di Prodotto interno lordo ma non come occupazione". 

Il caro bollette è l'altra incognita che, da qui al summit dei leader Ue di dicembre, animerà un'Europa che non riesce a colmare le sue divisioni neppure su un dossier tanto urgente. La scommessa, su cui tutti - dal vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis alla Bce - sono d'accordo, è che dopo un picco a fine anno, i prezzi dell'energia scenderanno così come calerà, in generale, l'inflazione. "Ma vediamo con quale rapidità", avverte Franco.

(Unioneonline/F)

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