Evergrande evita il default all'ultimo minuto.

Scaduto ieri il periodo di tolleranza di 30 giorni per pagare interessi da 148 milioni su tre obbligazioni, il colosso immobiliare cinese, oberato da 305 miliardi di dollari di debiti (pari a 262 miliardi di euro), sarebbe riuscito a onorare i suoi impegni.

La notizia del pagamento degli interessi agli obbligazionisti su almeno due bond su tre ha fatto balzare il titolo sulla Borsa di Hong Kong di oltre 10 punti percentuali.

Ieri il gruppo di consulenza tedesco Dma (Deutsche Marktscreening Agentur) aveva chiesto ufficialmente l’avvio della procedura di bancarotta per la società, che da mesi sta fronteggiando una crisi gravissima.

"La stessa Dmsa ha investito in questi bond e non ha ricevuto alcun pagamento di interessi a oggi", spiegava nella nota la società indipendente di servizi per il mercato.

Il governo di Pechino, pur senza intervenire con liquidità per salvare il colosso, sta cercando di evitare che la bancarotta possa generare una spirale negativa per tutto il settore.

Evergrande aveva già scampato la procedura d'insolvenza lo scorso ottobre, pagando le cedole prima della scadenza di un periodo di proroga di 30 giorni.

Fallito anche il tentativo di vendere la divisione Servizi del gruppo alla Hopson Development Holdings; una mossa che gli avrebbe consentito di incamerare circa 2,58 miliardi di dollari.

(Unioneonline/F)

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