Nel giorno in cui la premier inglese Theresa May ha annunciato la linea dura della Gran Bretagna nel negoziato sulla Brexit, le borse europee hanno chiuso in modo contrastato. Con il listino di Londra che segna le perdite più evidenti (-1,46%).

In ribasso anche Francoforte (-0,13%) e Parigi (-0,46%); mentre Milano guadagna lo 0,25% e realizza il miglior risultato sul continente.

Piazza Affari ha beneficiato del sostegno del comparto bancario. In particolare, dei rialzi di Unicredit (+3,51%) e Ubi Banca (+3,41%), che aspetta il via libera di Bankitalia alla proposta dei tre istituti che erano stati commissariati (Banca Marche, Popolare Etruria e CariChieti). Molto bene anche Banco Bpm (+2,29%) e Bper (+1,62%), che invece dovrebbe presentare l’offerta per Carife entro la fine del mese.

A Milano ha ripreso a salire anche il titolo Fca (+1,02%), dopo la pubblicazione dei dati sulle vendite di auto in Europa per il 2016. Il gruppo italo-americano ha fatto meglio del mercato e registrato immatricolazioni in crescita del 14,1% (pari a quasi 993mila unità) rispetto all'anno precedente.

Hanno invece perso quota le azioni Mediaset (-0,62%), finite sotto pressione nell’ipotesi di un intervento dell'Agcom, che sarebbe pronta a fermare un’eventuale Opa di Vivendi sul Biscione.

E ha tirato il freno anche Luxottica (-0,84%) dopo l'exploit di ieri, favorito dalla maxi-fusione con la francese Essilor.

Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund ha terminato a 159,4 punti base, con il tasso del decennale italiano all'1,91% sul mercato secondario.
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